Solo exhibition consisting of papiers collés by Ellen G. Opening reception, 8th November 2018, h 6,30 p.m., MEDÌ, Napoli. On view: 8th November-19th December 2018.
Personale di papiers collés di Ellen G., presso MEDÌ, organo di mediazione dell’ODCEC (Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili) di Napoli, Piazza dei Martiri n. 30, testo critico di Paolo Mamone Capria. Inaugurazione giovedì 8 novembre, h 18,30.
Visitabile dall’8 novembre al 19 dicembre 2018 (apertura: da lunedì a venerdì, dalle 15.00 alle 19.00).
I “ritagli” di Ellen G.
Ellen G. possiede una cultura visiva ampia e profonda, che spazia dalla pittura alle arti decorative e che le deriva sicuramente dai suoi studi e dall’essere lei stessa figlia di artisti. Tuttavia a poco varrebbe l’abbondanza dei dati culturali se di suo Ellen G. non avesse quel “gusto”, come si sarebbe detto un tempo, cioè quella capacità di trascegliere e di guidare secondo principi di armonia e di ordine il rigoglio delle suggestioni culturali. Giacché l’essenza di questi collage da lei ideati è proprio in una sorta di densa autoreferenzialità artistica in cui i sintagmi di storia dell’arte con delicati slittamenti di senso si smembrano e si fondono in nuove, riuscite tessiture compositive. Abbiamo di proposito adottato il termine di delicatezza, poiché quel che caratterizza la maggior parte delle opere in mostra, e sicuramente le più felici, è appunto un principio dolce di accordo piuttosto che di contrasto tra le varie figure e elementi, quasi a cercare nella vasta complessità dell’universo dell’arte – che altro non è che l’universo traslato della vita – nuove e ulteriori possibilità di integrazione, ribadite da Ellen G. anche attraverso una consapevole scelta degli accostamenti cromatici, che procedono nel senso di una morbida fusione – quasi tonale diremmo – di tinte. Per questa via le opere assumono un aspetto di intreccio fluido e preziosamente decorativo, che ci ricorda a tratti certi tessuti dell’India o comunque di terre orientali, e con l’Oriente trova ulteriori, sotterranei rimandi nel segno di quella sintesi conciliativa che sembra guidare l’approccio spirituale al mondo della nostra artista.
Paolo Mamone Capria